Buon lunedì lettori! Oggi vi segnalo il romanzo di Daniela Romano "Underwater" edito BookSprint Edizioni.
TITOLO: UNDERWATER
AUTORE: DANIELA ROMANO
EDITORE: BOOK SPRINT EDIZIONI
GENERE: YOUNG ADULT
PAGINE: 482
ANNO PUBBLICAZIONE: DICEMBRE 2016
PREZZO E-BOOK: 4,99
PREZZO CARTACEO: 19,90
TRAMA
"Sì, perché tutto questo è profondamente sbagliato, maledettamente amorale, dannatamente illegale.
Ma, allora, perché mi sento così felice?
È come essere sott'acqua.”
Vivere tra i fondali marini in un mondo silenzioso, colorato e intenso: questa è la passione di Maya.
Cresciuta nella cornice della splendida Costiera Amalfitana, il mare è
sempre stato il suo habitat naturale, la sua casa. Ed ora, come tutte le diciottenni, Maya si divide tra l’ultimo anno di
liceo, una stravagante famiglia, un vivace gruppo di amici ed il suo splendido
fidanzato. Ma, all'improvviso, la sua vita sarà travolta da un’onda anomala che le
farà provare un vortice di emozioni incredibili facendola ritrovare senza
fiato. E ciò che lei pensava fosse amore, forse sarà molto di più. Un amore imperfetto ma grande come il mare, proprio quel mare che le
scorre dentro le vene. E allora Maya dovrà scegliere: restare in superficie o immergersi con
tutta se stessa?
PRIMO ESTRATTINO 💓
Ci stiamo
baciando e questo non ha senso.
(…)
Perché è
facile legarsi a qualcuno quando ci si sente soli, persi e abbandonati.
Un sorriso,
una parola d’affetto o una carezza, riescono a scaldare un ghiacciaio e ad
innaffiare un deserto di solitudine.
Ma noi non
siamo questo.
Non ci
sentivamo né soli, né persi né abbandonati.
E non
eravamo nemmeno due solitudini che si sono incontrate e prese per mano.
No.
Prima di me,
tu eri felice.
Prima di te,
io stavo vivendo una favola, totalmente appagata per la piega che la mia vita
aveva preso.
Poi un’onda
anomala ci ha travolti con tutta la sua potenza.
Tu con me,
un tuffo nel mare.
Io con te,
un salto nel cielo.
Io e te: un
legame imperfetto, una felicità talmente scioccante da sembrare impossibile.
Io e te:
incontrarsi e naufragare.
Desiderarsi
e non toccarsi.
Sfiorarsi e
non aversi.
Amarsi e non
possedersi.
Sì, non
siamo altro che questo: un amore imperfetto che ha preso per mano una felicità
impossibile.
Ed ora ci
ritroviamo completamente bagnati, immersi in quest’acqua cristallina che ha
reso salato e saporito il nostro primo bacio.
E intanto,
come il mare ha aspettato l’aurora, ora i tuoi occhi mi guardano felici e
impauriti in attesa di una mia mossa, un cenno, una risposta.
So che mi
sto cacciando in una marea di guai, ormai è solo questione di tempo e tutto ciò
che ho preferito solamente immaginare, diventerà reale.
Ed è
inevitabile quando si decide di seguire il proprio cuore piuttosto che il buon
senso.
Quando si
capisce che l’unica soluzione possibile è quella di farsi cullare dalla
corrente e dalle onde.
Quando la
felicità non si trova puntando al cielo, ma sprofondando nell'abisso.
Quando
l’unica strada per rimanere fedeli a se stessi è quella di tradire qualsiasi
ragionevolezza.
E volare
sempre più giù, dove il respiro finisce, lì dove tutto è più blu.
Underwater.
Proprio come
dici tu.
Sì, ci
stiamo baciando ed ora tutto ha un senso.
SECONDO ESTRATTINO
“Prima di
andare, ti va se ci scattiamo una foto?”
Non so perché, ma la sua richiesta mi
sorprende e imbarazza un po’.
“Certo.”
Rispondo, cercando di mostrare indifferenza.
Mentre
prende il suo iPhone, io afferro la mia camicia e me la poggio su una spalla
come fosse un asciugamano. La brezza della sera genera brividi sulla mia pelle
bagnata e ancora abituata al calore dell’acqua. Alan si avvicina al mio fianco
e allunga il braccio per scattare un selfie.
“È venuta
bene, no?” Guardo lo schermo del telefono e sì, effettivamente è una bella
immagine. Siamo entrambi sorridenti, bagnati e con il mare alle nostre spalle.
Ancora
assorti a guardarci, annuisco convinta.
“In ricordo
di un bel pomeriggio.”
Questa frase
ha il potere di imbarazzarmi ancora di più della sua richiesta precedente e
quando mi volto verso di lui sono del tutto impreparata a quello che vedo: da
vicino i suoi occhi appaiono grandi e tondi come quelli di un gatto, ma non è
questo ciò che mi scuote.
Rimango
ipnotizzata dal loro interno: la pupilla scura è immersa in uno spruzzo azzurro
cobalto e circondato da una pennellata di blu notte.
Vengo
assalita da una strana sensazione che non riesco a decifrare, una sorta di
déjà-vu che però pesa come un macigno sullo stomaco.
Nonostante
il mio disagio, cerco di ostentare un flebile sorriso.
Insomma
Maya, che ti prende?
Non è la
prima volta che vedi due occhi chiari e, di certo, ce ne sono milioni di
decisamente più belli in giro nel mondo.
Ti sembra il
caso di lasciarti suggestionare da queste cose?
Già, ma è la
prima volta in assoluto che mi sono specchiata in due occhi acquatici, due
occhi in cui si spalanca il mare, il mio mare: familiare e disarmante al tempo
stesso.
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