venerdì 13 gennaio 2017

RECENSIONE: CLASSICO: JANE EYRE

Carissimi lettori buon pomeriggio! Oggi vorrei parlarvi non di un uscita prossima ma di un grande capolavoro dell'ottocento nonché il mio preferito in assoluto: "Jane Eyre" di Charlotte Brontë . Premetto che io adoro entrambe le sorelle Brontë, poiché in tutti i loro scritti si denotano emozioni e sentimenti che a distanza di tempo dall'epoca Vittoriana ad oggi, entrano nel nostro cuore e nella nostra anima.


TITOLO: JANE EYRE
AUTORE: CHARLOTTE BRONTE
EDITORE: GIUNTI
GENERE: CLASSICO
PAGINE: 720
PREZZO E-BOOK: 2,99
PREZZO CARTACEO: 10,00
VALUTAZIONE: 







TRAMA


Dopo un'infanzia difficile, di povertà e di privazioni, la giovane Jane trova la via del riscatto: si procura un lavoro come istitutrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. I due iniziano a conoscersi, si parlano, si confrontano e imparano a rispettarsi. Dal rispetto nasce l'amore e la possibilità per Jane di una vita serena. Ma proprio quando un futuro meraviglioso appare vicino, viene alla luce una terribile verità, quasi a dimostrare che Jane non può essere felice, non può avere l'amore, non può sfuggire al suo destino. Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nele soffitte del suo tetro palazzo. 


BOOK-TRAILER 📹


RECENSIONE 📇


Come già detto in precedenza si tratta del mio classico preferito, pilastri reggenti di tutto il romanzo sono l'amore, la speranza, il dolore e il perdono. Credo che l'intento di Charlotte Brontë, non era solo di scrivere un romanzo avvincente che trattasse il periodo storico in cui vigeva ma trasmettere al lettore, dei valori quali l'amore vero e puro, il senso di rispetto e soprattutto il saper perdonare. Valori che per le generazioni di oggi sono di poca importanza. La storia ci viene narrata in prima persona dalla nostra protagonista Jane, che si rivolge direttamente al lettore, coinvolgendolo pagina dopo pagina. Da sottolineare che la protagonista non è un personaggio statico ma è in continua crescita. Jane Eyre è una ragazzina orfana, che ha perso ambo i genitori da piccola. Viene accolta con amore nella casa dello zio a Gateshead, ma dopo la sua morte, iniziano i maltrattamenti da parte dei suoi cugini e della zia che la considera "un'incapace", "un'egoista" un vero e proprio "demonio".
Fin dalla giovane età Jane si oppone agli stereotipi Vittoriani, ribellandosi alla sottomissione. Non le interessa compiacere le persone infatti è pronta a sopportare qualunque tipo di punizione pur di non fingersi un'altra persona. Proprio per questo carattere ribelle e ostinato, la zia decide di spedirla in un orfanotrofio capace di modificare i suoi atteggiamenti inappropriatiJane si ritroverà a combattere con un istituto per nulla blando, con regole rigide e punizioni violente. In questo inferno che poi diventerà la sua unica casa, Jane passerà ben otto anni della sua vita. Proprio in questo posto conoscerà la sua più cara amica e confidente: Helen. 

"Ma io sento così, Helen. Non devo amare quelli che, qualsiasi cosa faccia per compiacerli, continuano a non amarmi; devo resistere a quelli che mi puniscono ingiustamente. È naturale per me, come lo amare quelli che mi dimostrano affetto, o sottomettermi a un castigo quando sento di meritarlo."
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/amore/frase-114572?f=w:2072>
Un vero e proprio raggio di sole in un'oscurità cosi profonda. Destino crudele, vuole che questa bambina tanto giovane muoia per le condizioni del tempo colpita dalla tubercolosi. Dopo la sua morte Jane si sente persa totalmente. Troverà appoggio e aiuto nella direttrice dell'orfanotrofio Miss Temple. Ed è grazie a questo personaggio che subentra la passione di Jane per l'insegnamento. Cresciuta con questa grande passione, Jane decide di lasciare Lowood, pronta ad iniziare una nuova vita. Questa vita ha inizio a Thornfield Hall, come istitutrice di una bambina, Adele, la "pupilla"  di Edward F, Rochester. Una volta che lo sguardo di Jane, si posa su Mr. Rochester qualcosa nel suo cuore cambia.

"Non pensavo che avrei tremato così, vedendolo, che avrei perso la facoltà di parlare o di muovermi in sua presenza."
Tra i due non si instaura dall'inizio un bel rapporto poiché  nell'epoca che vigeva Rochester era il padrone mentre lei era solamente un impegnata. Ma grazie al suo intelletto e al suo animo puro Jane riesce a tener testa a questo uomo imponente e barbaro. Questi due personaggi impareranno l'uno dall'altro fino a trasformare la relazione padrone/impiegata in qualcosa di più, molto di più. Un sentimento che Jane prova solo nei confronti di Dio: amore.

"La vera bellezza è negli occhi di chi guarda."
Tutto sembra andare per il meglio, Jane accanto a Rochester si sente viva e pronta a convogliare a nozze. Fato vuole che emerga proprio in questo fatale momento, un mistero che da sempre inquieta il nostro protagonista maschile. Questo avvenimento metterà a dura prova il loro grande amore. Jane sconvolta da questo segreto fugge via da Thornfield Hall il più lontano da mr. Rochester, Troverà lavoro presso un piccolo villaggio dove verrà aiutata  dai Rivers. St. John Rivers si innamora perdutamente di Jane ma quando si dichiarerà a lei, questa si renderà conto di non poter sposare un uomo che non sia Mr. Rochester, perché nonostante il dolore da lui provocato, lei lo ama perdutamente. "Al cuore non si comanda". Ritorna nuovamente a Thornfield Hall da Rochester che non appena la riconosce l'accoglie tra le sue braccia stringendola più forte che mai per non farla fuggire più.

"Non sono mai stanca della compagnia del mio Edward né lui della mia, come se avessimo un solo cuore che batte nei nostri petti..!"



Che dire io ho adorato Jane, e forse mi sento come lei, ribelle ma con un cuore puro pieno di amore, pronto a perdonare il prossimo in qualsiasi occasione.  Descritta nella maniera più umile possibile, Jane, non è di una bellezza sopramondana ma è resa bella grazie al suo carattere. Mi piace  pensare che l'autrice, le abbia donato un carattere cosi forte e un intelletto al di sopra della norma, per far capire l'importanza femminile in una società dove il sesso femminile non era preso minimamente in considerazione, dove vigevano troppi pregiudizi e pochi valori reali.


"In genere si crede che le donne siano molto quiete: le donne invece provano gli stessi sentimenti degli uomini; hanno bisogno di esercitare le loro facoltà, di poter mettere a prova le loro capacità, come i loro fratelli; soffrono di troppe rigide restrizioni, di un’immobilità troppo assoluta esattamente come ne soffrirebbero gli uomini; è indice di una mentalità ristretta nei loro privilegiati compagni dire che dovrebbero limitarsi a cucinare e a fare la calza; a suonare il pianoforte e ricamare borsette. E’ insensato condannarle o schernirle se cercano di fare o imparare più di quanto l’abitudine abbia decretato necessario per il loro sesso. "
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/uomini-e-donne/frase-177630?f=w:2072>
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Eccoci giunti alla fine. Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate, commentando o cliccando su una reazione! A presto e Grazie vostra Jey 😚

2 commenti:

  1. bellissima, mi è piaciuta molto. Avendo letto e riletto questo romanzo che amo da diverso tempo, mi ha colpito come le sensazioni che ha laxciato in me siano comuni anche a te. Ciò significa che la Bronte è e resterà sempre immortale. Grazie

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