venerdì 18 novembre 2016

RECENSIONE + INTERVISTA: ALTHEA


Salve carissimi lettori! Ecco a voi la Recensione di Althea di Stefania Morti, al fine del post troverete anche l'intervista con la Scrittrice stessa! Quindi non vi resta che mettervi comodi e 
godervi questa recensione!




TITOLO: ALTHEA 
EDITORE:SELF PUBLISHING
GENERE: ROMANCE
PAGINE: 512
PREZZO CARTACEO: 18,99
PREZZO EBOOK: 1,99
PUOI TROVARLO: QUI
VALUTAZIONE:



                     TRAMA
Irene, bellissima ma ignara di esserlo, è una ragazza di provincia desiderosa di dimenticare ardentemente il dolore per la perdita del padre. Il suo trasferimento a Milano muta in un intenso viaggio emozionale alla ricerca di se stessa perché la vita, così come la conosceva, le ha voltato le spalle per lasciar posto all'incertezza data da un vuoto incolmabile. La permanenza nella metropoli favorisce l’incontro con il conturbante Alberto e la sofferenza tramuta nel desiderio di comprendere il misterioso vissuto di quell'affascinante maschio alfa, diventando lentamente più forte del dolore che la incatena ancora alla morte. Con l'ausilio di un diario trovato per caso e degli episodi apparentemente fortuiti, da un lato si ritrova a curare il peso che attanaglia il suo cuore e dall'altro inizia a sperare in un sentimento in grado di eclissare il passato. Ma chi è veramente Alberto? Ci sarà mai un futuro per loro? Milano è la città della perdizione, dove tutto non è mai ciò che sembra e la notte trasforma apparentemente le persone, ammaliate dal gusto della trasgressione nascosta. Irene è alla ricerca di se stessa, ma rischia irrimediabilmente di spezzarsi per sempre.


BOOK-TRAILER



RECENSIONE
Ho letto questo libro per puro caso e definirei questo "caso" il più bello che potesse mai capitarmi. Ho letteralmente divorato Althea, insieme a questo ho pianto e riso. Stefania Mortini è una scrittrice meravigliosa direi alla pari delle sorelle Bronte (avete presente i loro capolavori classici no? Cime Tempestose, Jane Eyre etc), non serve che io la elogi, basti pensare ad Althea, un libro nato per puro piacere di scrivere, divenuto un vero e proprio capolavoro, il suo capolavoro. Questo libro tocca svariate tematiche, descritte nei minimi dettagli. Una straordinaria storia d'amore quella di Irene e Alberto, una storia che punta dritta al cuore, la storia di Althea potrebbe essere vissuta da ognuno di noi, fatta di dolori, sofferenza, violenza, riscatto, forza, speranza ma sopratutto passione. Un libro capace di scuotere l'animo umano. E credetemi non sto esagerando. Nei miei 18 anni ho letto tantissimi libri ma mai uno di questo spessore. Una scrittura non banale, ma al contempo semplice, contemplata da alcune lettere, lettere intime che esprimono al meglio cosa sia il vero amore, anche quando si arriva ad un punto da cui non vi è ritorno. I veri protagonisti di questa storia sarete voi lettori! Eh si proprio voi! Quando i vostri occhi si poseranno su Althea inizierete a vivere un'avventura inimmaginabile. Ahimè non ci sono parole, che io possa pronunciare che siano all'altezza di questo libro. 
La nostra protagonista, come già citato in precedenza è Irene, una donna bellissima di provincia con un dolore da superare: la morte del suo amatissimo padre. Per superare quest'agonia, decide di allontanarsi dalla sua casa e dalla sua famiglia. Aiutata da sua madre, troverà un'offerta di lavoro a Milano, per lavorare in un locale: l'Althea. Un'incontro che cambierà per sempre la sua vita., stravolgendola, dopo il colloquio con Serena la comproprietaria, Irene si recherà al Duomo della grande metropoli per andare a pregare suo padre. Li incontrerà un uomo capace di farle palpitare il cuore al solo sguardo. Questo avvenimento tormenterà la nostra protagonista convinta che, non avrebbe mai più incrociato quegli occhi tanto profondi da sconvolgerla cosi tanto, non facendo i conti col Destino in quanto Irene lo rincontrerà all'Althea dove lei stessa è stata assunta.
L'uomo del lampadario, lo stesso uomo che ha incontrato al duomo qualche giorno prima. Ed era li, proprio a pochi passi da lei, mentre spolverava i cristalli del grande lampadario del locale. Convinta quindi che fosse l'uomo delle pulizie e che non l'avrebbe mai più incrociato poiché al locale si lavora di sera. Irene si convincerà di aver sbagliato tutto, e che quell'uomo tanto bello quanto micidiale è il proprietario dell'Althea, Alberto. Quest'uomo dal volto meraviglio con due occhi glaciali, nasconde qualcosa, la sua sofferenza, la stessa che l'ha condannato ad un'eterna sofferenza e convinto che per lui sia troppo tardi e che l'amore è soltanto una finzione, che non esiste davvero. Da subito tra i due coprotagonisti si instaura un sentimento di Odio-Amore. Alberto troppo legato al suo passato da non rendersi conto di quanto brama Irene, di quanto vuole amarla, di quanto vuole innamorarsi ed Irene che metterà al repentaglio il suo cuore pur di voler quest'uomo. 


"Ho notato come mi guardi Irene. Cosa vuoi da me?"




La cosa più inquietante erano stati i brividi che mi avevano pervaso quando mi aveva chiamato per nome: "Irene..", come stava bene quella parola sulle sue labbra [...]  dopo un grande sforzo riuscii, capii che ero ufficialmente ossessionata dall'uomo dell'lampadario.

Grazie ad un Diario,trovato per puro caso, nel quale vi sono scritte lettere profonde le quali sono un pilastro portante di tutto il libro, non vi dirò di chi sono, ma vi dirò che, solo grazie a queste l'amore tanto combattuto di Irene e Alberto vincerà su ogni tipo di dolore. Un libro che grida, grida all'amore un sentimento cosi grande da non poter essere descritto, lo stesso in grado di rianimarci. Dobbiamo vivere, vivere per noi, per chi ci ama. La storia di due destini, due vite che si incroceranno, che si desidereranno, che si ameranno, affrontando ogni tipo di difficoltà. Ma... se la difficoltà derivasse da loro stessi? Anche in qual caso l'amore trionferà? Un libro magico, un viaggio attraverso i sentimenti capace di affrontare i demoni interiori di ognuno di noi, facendo trionfare l'amore in tutte le sue sfaccettature. 

INTERVISTA CON STEFANIA MORTINI 

1.Chi è Stefania Mortini? Raccontaci di te.
Stefania Mortini è una moglie e una mamma che divide il suo tempo tra migliaia di panni, centinaia di pannolini e un computer per amico.

2.Un libro che ti ha cambiato la vita?Perchè?
Il Cavaliere d’Inverno. La Simons è riuscita a farmi capire fino a dove la crudeltà della seconda guerra mondiale si sia spinta. Da quando ho letto questo romanzo, il mondo per me ha un volto ancor più beffardo di prima.

3.Come sei arrivata a scrivere il tuo primo libro? 
Ci sono arrivata quasi per caso. E’ un progetto nato per stare nel cassetto di casa. Poi si è evoluto in un romanzo. Sono amante della scrittura da quando ne ho memoria, ma mai avrei pensato di scrivere un libro di oltre 500 pagine. Quando è nato il mio secondo figlio, ho cominciato a non dormire più di notte poiché piangeva e voleva essere perennemente cullato, cosi, non potendo dormire, ho iniziato a scrivere i miei pensieri e le mie emozioni. Da lì è nata una storia…

4.Althea è il tuo primo romanzo, hai in programma un secondo libro?

Sì, In realtà lo sto già scrivendo. Da quando ho iniziato Althea, non riesco più a fermarmi. Ma non posso dire altro, per ora…

5.Come nasce l'idea di Althea?
Nasce da un dolore costante dato dalla morte di mia nonna. Ormai sono passati 12 anni da quando non c’è più, ma lei è sempre presente, non mi ha mai abbandonato. Questo romanzo nasce da lì, cercando di trovare una risposta a una perdita che ancora oggi mi risulta illogica e innaturale, sennonché dolorosissima.

6.Come definiresti Althea?
Althea è un viaggio emotivo in ognuno di noi. Io stessa ho vissuto in prima persona la sofferenza dei personaggi, anzi diciamo pure che sono stati costruiti attraverso il mio dolore. Non è un romance puro, piuttosto è una storia in cui si intrecciano sentimenti, passione e pianto, il tutto condito con un pizzico di umorismo. Ho creato un pezzo di vita in cui potremmo incappare tutti.

7.Stefania, ti rispecchi nella protagonista Irene?
Emotivamente assolutamente sì, fisicamente magari…
Il carattere di Irene è lo specchio del mio, tutti i dialoghi inerenti al suo personaggio sono gli stessi che avrei esternato nella vita reale, avrei fatto assolutamente lo stesso percorso per arrivare a un uomo come Alberto, soffrendo come lei. C’è tutto di me in Irene, i pensieri e i sentimenti sono i medesimi.

8.La storia di Albero e Irene è tutto frutto della tua fantasia?
Beh, la storia romantica in sé sicuramente no, ma l’amore che li lega è lo stesso che lega me e mio marito. È un sentimento che conosco molto bene, si evince anche dalla dedica speciale alla mia dolce metà, non che editor di Althea.

9.Quanto ti senti coinvolta nella storia?
Tanto, a volte troppo. Se dovessi rileggerlo ora, a metà libro mi troveresti tutt’ora in lacrime. A volte, mentalmente, rimarco il fatto che sono solo personaggi creati dalla mia fantasia perché questa storia, se ci penso, mi fa gonfiare ancora il cuore (non è dato sapere se di gioia o dolore).

10.Althea nasce come romanzo rosa, ma nel suo interno contiene anche altre tematiche. A chi consiglieresti questo libro?
Credo che un target adulto potrebbe apprezzare Althea nel suo insieme, anche se ho appreso con piacere che la storia, nelle sue mille sfaccettature, è apprezzata davvero da tutti, maschietti compresi. sapere se di gioia o dolore).

11. Con Althea vuoi mandare un messaggio particolare ai tuoi lettori? Se si, qual'è?

Sì, che la speranza è l’ultima a morire, anche nelle situazioni più estreme. Anche quando tutto sembra perduto, c’è sempre qualcosa che ti fa andare avanti, che ti fa sperare nel futuro.

12.Il finale lascia completamente senza fiato i lettori, ma la vera domanda è dopo averlo scritto che sensazioni ti ha dato? 
Una sensazione definitiva, cioè di aver scritto davvero tutto ciò che dovevo dire sulla storia d’amore di Irene e Alberto, nonostante i miei lettori mi chiedano a gran voce un sequel. Soprattutto ho sentito un grande sollievo, come se mia nonna, dopo tanti anni, fosse andata finalmente in pace. Del resto, ci tengo sempre a sottolineare che se non fosse stato per lei, non avrei mai scritto Althea. Anzi, dal mio punto di vista è stata proprio lei che mi ha suggerito le parole nelle mie notti insonni davanti al computer. È solo grazie a lei se ho concluso Althea.

La ringrazio per la bella intervista. Per concludere citerei Oscar Wilde 
"Non esistono libri morali o immorali, esistono solo libri scritti bene e libri scritti male".
 Ritengo che esistono tantissimi libri rosa, ma lei con la stesura di Althea li ha superati del tutto, immettendo nel romanzo rosa, svariate tematiche capaci di farci vibrare l'anima!
 Attendo il suo prossimo scritto, ancora auguri!


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Ed Eccoci giunti alla fine. Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate, commentando o cliccando su una reazione! A presto e Grazie vostra Jey :)

2 commenti:

  1. Grazie mille Giada! Per me è un onore sapere che ti è piaciuto il mio romanzo! Sono commossa dalle tue parole. Infinitamente grazie ancora ❤️

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    Risposte
    1. Grazie a te Stefania! Spero di leggere di nuovo qualcosa di tuo! ❤️
      ❤️ Alla prossima! :)

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