Cari lettori buona Domenica! Oggi vi segnalo il romanzo d'amore di Irene Milani: "HO PROVATO A DIMENTICARTI" edito Butterfly!
AUTORE: IRENE MILANI
EDITORE: BUTTERFLY
GENERE: ROMANCE
PAGINE: 92
PREZZO E-BOOK: 1,99
PREZZO CARTACEO: 8, 42
TRAMA
Alla
soglia dei quarant'anni, Cristina D'Angelo non ha più niente da perdere:
licenziata da un posto che credeva sicuro, una relazione finita ancora da
metabolizzare, ha speso i suoi ultimi averi per acquistare la casa di montagna
dei nonni e deve ricominciare tutto daccapo. Il
suo arrivo in paese però non passa inosservato e all'improvviso, dopo anni, si
trova di fronte all'uomo che ha aspettato invano da tutta la vita: il suo amore
impossibile e tormentato. La paura di illudersi e di soffrire ancora, la bassa
autostima di se stessa la spingono a tenere lontano Marco con tutte le forze.
La situazione tra i due è complicata ma quando il passato ritorna per concedere
loro una seconda chance, forse vale la pena di rischiare...
IL SUO POSTO NEL MONDO ERA ACCANTO A LUI...
ERA STANCA DI AVERE PAURA.
ERA ARRIVATO IL MOMENTO DI ACCETTARE IL RISCHIO.
CI VUOLE CORAGGIO PER ESSERE FELICI.
BOOK-TRAILER 📹
PRIMO ESTRATTINO 💕
Per un istante ci
guardammo negli occhi e per me fu come tornare indietro nel tempo: mi ritrovai
ragazza, innamorata, sola davanti alla persona che amavo con ogni cellula del
mio corpo. Tutti i discorsi, tutti i ragionamenti logici si erano dissolti.
Lentamente sollevai una mano e la posai sul suo cuore. Sollevai anche l’altra e
Marco, quasi mi leggesse nel pensiero, sollevò la sua e posò il suo palmo
contro il mio. Restammo così per qualche istante, occhi negli occhi, quasi
senza respirare.
Poi la magia si ruppe
e io mi scostai, quasi che le sue mani scottassero.
«Non ce la faccio!
Forse hai ragione, ho paura ma non ce la faccio…» dissi chinando il capo mentre
due grosse lacrime scorrevano lungo le mie guance.
«Non credevo ci
volesse coraggio per provare a essere felici, ma non posso forzarti. Se è il tempo
quello di cui hai bisogno, sai dove trovarmi. Rifletti, fai chiarezza dentro di
te e quando avrai deciso, fammi uno squillo. Solo cerca di non aspettare
troppo…» disse lui con una voce quasi glaciale per poi voltarsi e lasciarmi lì
sola, immersa nei miei pensieri.
SECONDO ESTRATTINO
L’unico
neo della situazione, che il mio inconscio però si ostinava a negare, era il
silenzio di Marco. In fondo mi aspettavo un suo messaggio, una sua chiamata…
qualunque cosa, anche cattiva. Non questa indifferenza, questo distacco. È
vero, lo avevo ferito, me lo meritavo ma non lo accettavo.
E più
negavo a me stessa il desiderio di un contatto, più lo cercavo, più aspettavo
che si facesse vivo. Inutilmente.
Fino a
quando, durante una serata di presentazione organizzata a Como, me lo trovai
davanti. Aveva in mano una copia del mio libro ed era imbarazzato almeno quanto
me; me lo porse chiedendo un autografo, come un qualunque lettore.
«A chi
devo scrivere la dedica?» domandai, fingendo di non conoscerlo.
«Può
scrivere “a Marco, inguaribile testone egocentrico”?»
A quella
frase non seppi trattenermi e alzai gli occhi, fissandolo con aria
interrogativa, incapace di trattenere il sorriso che pian piano mi si allargava
sul volto, lo stesso che comparve qualche istante dopo sul suo, quando
sfogliate le prime pagine lesse quello che avevo aggiunto.
A Marco, inguaribile testone egocentrico da una scrittrice
insensibile che ha buttato alle ortiche la cosa più bella che le era capitata.
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