Cari Angeli buon venerdì! Oggi vi parlo del romanzo di Vincenzo Restivo "LA SANTA PICCOLA" edito Milena Edizioni. Si tratta di un genere completamente nuovo per me: narrativa LGBT (questa sigla è utilizzata per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender).
AUTORE: VINCENZO RESTIVO
EDITORE: MILENA EDIZIONI
GENERE: LGBT
PAGINE: 105
PREZZO E-BOOK: 2,99
PREZZO CARTACEO: 7,90
VALUTAZIONE:
TRAMA
Mario, Lino e Assia. Diciassette anni. Tre realtà all’interno dello stesso stabile: una palazzina popolare di Forcella dove le case vecchie hanno l’odore del metano a causa delle tubature usurate e dove l’omertà e la superstizione hanno più valore delle buone azioni. Per le precarie condizioni economiche, Lino e Mario sono costretti a prostituirsi. Un’adolescenza contagiata da un mondo di adulti fin troppo sporco, carnece della loro innocenza. La violenza diventa, allora, l’unica alternativa di sopravvivenza. E in tutta questa violenza, violento diventa anche l’amore, perché non ricambiato. Poi c’è Annaluce, nove anni, che tutti chiamano La Santa piccola perché a un certo punto dice di avere le stimmate e di vedere la madonna. Forcella diventa così teatro di un prodigio, invasa da una folla di fedeli in attesa di un miracolo. E anche Mario, Lino e Assia chiedono il loro miracolo, la loro richiesta d’aiuto, il loro bisogno d’amore in un mondo che li vede fin troppo randagi.
RECENSIONE 📇
Premetto fin da subito che
non sarà una recensione molto lunga per il semplice motivo che si tratta
comunque di un romanzo di 105 pagine che davvero meritano di esser lette.
Vincenzo Restivo, ha un modo di scrivere che mi affascina, non ha alcun pelo
sulla lingua, tanto è vero che la terminologia è semplice, senza filtri dove l'autore
mette nero su bianco sentimenti veri e carnali, i temi, pur essendo forti quali
la violenza, la prostituzione, l'omertà, la camorra e una gioventù contestataria,
vengono affrontati senza tanti giri di parole. La narrazione è di tipo corale,
molto realistica che affronta vari temi, inoltre conoscerete l'anima di Lino,
Assia, Mario e anche di Annaluce (la piccola Santa). Oggi capitolo vi farà
capire le condizioni e lo stato d'animo dei vari personaggi: Lino è un ragazzo
splendido dagli occhi color blu, il colore del Napoli, un perfetto principe ma
che si presenta come un ragazzaccio che risente ogni giorno della sua vita,
della sua situazione economia e familiare; Assia è una ragazza semplice, molto
credente, soprattutto quando si tratta di miracoli, rispetto agli altri due
protagonisti ha la fortuna di avere due genitori "presenti" che
tengono molto al suo futuro, tanto da voler il meglio per lei; Mario è il personaggio
che ho amato di più, ha un carattere molto particolare che non voglio svelare e
Annaluce, una bambina di dieci anni che tutti vogliono bene e che dice di aver
visto la Madonna. Lino, Assia e Mario sono i "Vinti". Non sono
ragazzi cattivi, solo adolescenti in una continua lotta tra sentimenti,
desideri e situazioni sociali difficili. Anche se apparentemente vi possono
sembrare felici, non lo sono, cercano solo di sopravvivere. Seppure alcuni
riferimenti possano sembrare reali, il vero intento dell'autore è trasmettere
un sentimento forte: l'amore. Proprio questo sentimento, così forte e complesso
viene ostacolato da una società che non ammetterebbe mai l'amore vero tra due
uomini o tra due donne. Per l'intera società è inappropriato amare una persona
dello stesso sesso.
"Io non sono ricchione, a me le femmine mi piacciono anche se le schifo perché sono tutte puttane, ma mi piacciono per chiavare, voglio dire. Però poi mi piace pure Lino, e mi piace più delle femmine"
Lino ama Assia e il suo amore è ricambiato e Mario, beh lui in cuor suo sa che il suo è un amore proibito e inopportuno: lui vuole Lino, il suo amico, la sua spalla. La violenza diventa l'altra faccia della moneta, spesso la
violenza e amore vanno di pari passo, questo perché a volte è più semplice
utilizzare come forma di sfogo la violenza stessa, indossando una vera
maschera, occultando i sentimenti che si provano.
La nostra storia ha inizio in una periferia di Napoli, Forcella, le condizioni sociali ed economiche non sono
delle migliori per i nostri protagonisti tanto è vero che per guadagnarsi da
vivere Lino e Mario, si prostituiscono. In una società feroce la fede è l'unica
speranza che hanno per sopravvivere, tanto è vero che si aggrappano a essa per
aver un conforto.
Per finire vi dico che
ho assistito personalmente alla
presentazione di questo libro nella libreria a Napoli e posso sicuramente dire
che meriterebbe di diventare uno spettacolo teatrale più che cinematografico
dato che riesce a coinvolgere il lettore fin dalle primissime pagine.
Sicuramente è un libro che consiglio!
Ed Eccoci giunti alla fine. Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate, commentando o cliccando su una reazione! Ringrazio di vero cuore la casa editrice che mi ha permesso di collaborare con loro MILENA EDIZIONI. A presto e Grazie vostra Jey 😚
Bella la recensione, complimenti all'autore per aver saputo affrontare questi temi difficili. Troverò il modo di leggerlo :)
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